Un terribile segreto lega le sorti di tre generazioni della potente famiglia Mancuso: uno di quei tabù che spesso si evita persino di nominare. Il dramma affonda le sue radici in un remoto paesino della Sicilia per giungere fino a Roma e concludersi in una fuga disperata verso un lontano paese del Sudamerica. Un lungo viaggio nel passato e nella memoria, attraverso l’odio e l’amore, il perdono e la vendetta. La vicenda dei Mancuso è narrata dalla voce di una donna anziana, il “nume tutelare” della famiglia, con tutta la comprensione di chi ha vissuto e sa. E con la sorda disperazione di chi ha visto la famiglia sgretolarsi sotto l’onda dei pregiudizi. Un diario che sembra solo lo sfogo isterico di un’adolescente inquieta, una famiglia altolocata che non sa rassegnarsi alla perdita della sua unica figlia, il governatore di un’isola messo in allarme che medita di volgere a suo favore l’indagine contro i facoltosi proprietari di Villa Pietro, due detective che investigano e che indagando mettono in luce aspetti sconosciuti della loro personalità e antichi drammi inespressi. E dietro a tutto lo sfondo sonnacchioso di un’isola tropicale dove i turisti sono ancora accolti con la incondizionata riconoscenza di chi sa, che da sempre, dominati o colonizzati, invasi o visitati, la sua condizione non cambierà mai. Contrasti fortissimi tra bianchi e neri, tra benestanti e povera gente, tra quartieri lussuosi e modeste casupole, tra la legge e le consuetudini del vivere quotidiano, tra il nuovo e l’antico, tra il bene e il male. Una vicenda narrata dalla viva voce della protagonista, colei che tutto sa e tutto muove, che è stata nonna senza mai essere madre. Cattolica, tradizionalista e osservante, eppure capace, con l’infinita saggezza contadina di un tempo, di comprendere, di tollerare, di sopportare e, in ultima analisi, forse anche di agire. Perché da lungo tempo ha imparato che, nella vita, non tutto è sempre bianco o sempre nero e che spesso ogni cosa sfuma in un soffocante caleidoscopio composto da tutti i toni del grigio.
“Gli autori rivitalizzano in una originale chiave noir l'antica e sempre affascinante avventura in terre esotiche. Che nelle loro mani diventa una scatola magica, piena di inquietudine e di violenza, dai risvolti inattesi. Una boite à musique i cui denti graffiano come artigli."
Giulio Leoni
Giuseppe Arcucci - Sabina Marchesi
“Gli autori rivitalizzano in una originale chiave noir l'antica e sempre affascinante avventura in terre esotiche. Che nelle loro mani diventa una scatola magica, piena di inquietudine e di violenza, dai risvolti inattesi. Una boite à musique i cui denti graffiano come artigli."
Giulio Leoni
Giuseppe Arcucci - Sabina Marchesi
"Nessuna colpa"
Dario Flaccovio Editore
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